Il Collegio Attuale
Da allora si è esercitata la pratica educativa, con la trasmissione alle giovani generazioni di tradizioni morali, etiche e religiose; ci si è interrogati in riferimento alle finalità dell'educazione e sui mezzi per raggiungerle.
Nel corso di questi 50 anni, si sono succcedute varie concezioni filosofiche e pedagogiche strettamente correlate alle vicende storiche e sociali.
Nella recente cultura contemporanea si è fatto sempre più stretto il rapporto tra le varie scienze dell'uomo (filosofia, pedagogia, biologia. ..) in modo tale da delineare il concetto di educazione che sta alla base degli obiettivi del collegio, come “promozione dello sviluppo integrale della personalità”.
Il collegio offre un importante servizio residenziale (con possibilità di pernottamento e vitto) per gli alunni e le alunne iscritti alla scuola.
Attualmente i regimi previsti sono: convittore, semiconvittore, esterno.
La finalità del servizio di collegio è quella di promuovere il processo di socializzazione e di crescita umana, civile e culturale degli allievi.
Il collegio offre una gamma di servizi che si ispirano ai principi dell'educazione personale e sociale. Un obiettivo principale è l'accompagnamento costante al percorso di crescita dell'allievo finalizzato alla formazione umana accanto a quella scolastica e professionale. Tale accompagnamento viene attuato mediante modalità che hanno lo scopo di far evolve re gradualmente nei ragazzi il senso di responsabilità, l'autonomia, l'autostima, il rispetto dell'altro.
Lo scopo delle attività proposte dal collegio è quella di favorire il ben-essere degli studenti all'interno dell'Institut Agricole:
Ben-essere con se stessi, con gli altri e con la scuola come Istituzione, benessere possibile se la scuola non si limita ad essere un luogo di trasmissione di conoscenze, ma offre opportunità e spazi per esprimersi, per sviluppare effettivamente l'autonomia e la cultura del "cittadino europeo", per imparare a partecipare.
Scopi dell’attività dell’Istituto
Ciò che fa veramente educazione è soprattutto la qualità delle relazioni educative che si tessono intorno al soggetto che apprende.
L'educazione, in questa ottica, dovrebbe permeare di se i luoghi e i tempi della quotidianità scolastica. Considerare lo studente come persona e non solo come soggetto portatore di problemi e di bisogni, ma anche di interessi e capacità è stata in massima sintesi la "filosofia" del progetto convitto in linea con il "progetto giovani" del ministero della pubblica istruzione. Questo è anche il senso sotteso delle varie attività che da anni vengono proposte: cineforum, attività sportive, corso di musica, fotografia, murales...
Altri aspetti salienti del lavoro di questi anni sono stati inoltre riferiti ai principi ispiratori quali: lo sviluppo di identità individuali e di gruppo, la partecipazione democratica e lo sviluppo delle responsabilità.
In questi ultimi anni il collegio ha vissuto anche una fase di sperimentazione con la definizione degli obiettivi, del campo di azione, l'organizzazione del servizio e il suo collegamento nella realtà già complessa del nostro istituto.
L'identità del collegio e le sue funzioni si stanno definendo attorno all'idea centrale di "filtro", ciò vale a dire la specificità del servizio offerto è quella di:
- Raccogliere e ascoltare le richieste di formazione intesa come comunicazione secondo l'approccio sistemico, per cui non si può non comunicare e ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e di relazione e di consulenza intesa come COUNSELLING, comunicazione interattiva a sostegno degli studenti e delle famiglie.
In questo si è cercato di attivare in prima persona gli studenti sia nella ricerca di informazioni, sia nella realizzazione di iniziative, proposte.
Finalità
Alla luce di queste considerazioni, costituire un servizio di informazione e consulenza significa creare nell'ambito dell'istituto un punto di riferimento in grado di:
- Rispondere al fabbisogno formativo/informativo degli studenti e stimolare l'ampliamento delle conoscenze attraverso lo studio;
- Raccogliere/facilitare l'espressione delle difficoltà, dei problemi da parte degli studenti offrendo un supporto perché il soggetto si abitui alla ricerca di soluzioni;
- Collaborare con la scuola alla creazione di un "osservatorio", in grado di rilevare le esigenze e le problematiche degli studenti in modo tale da offrire un contributo per una visione reale aggiornata e aggiornabile, della realtà giovanile contestualizzata. Inoltre tale collaborazione è finalizzata alla produzione di materiale di riflessione da cui ricavare linee operative;
- Favorire la partecipazione e l'iniziativa degli studenti facendoli sentire protagonisti;
- Coordinare le diverse attività volte al miglioramento della qualità della vita all'interno dell'Istituto facilitando la comunicazione sia all'interno della scuola sia tra scuola e l'esterno (famiglia);
Valorizzare le molteplici esperienze che fanno.parte del patrimonio della scuola, realizzate in passato in corso di attuazione, collaborando nel lavoro di documentazione e favorendone la conoscenza all'interno della scuola.
Il collegio si avvale di uno spazio di consulenza psicologica sia per gli allievi che per le famiglie che si traduce in attività di sportello e incontri periodici con i genitori su tematiche specifiche relative all'adolescenza.
Aspetti sociologici
Pertanto un altro principio fondamentale ispiratore della vita collegiale è costituito dall'educazione alla convivenza democratica.
Nella realtà più recente è risultato di notevole importanza la necessità di un forte collegamento tra scuola e società. In tale rapporto sono da comprendere, ovviamente, la famiglia e le altre agenzie formative che costituiscono fattori di rilevante incidenza sullo sviluppo della personalità in età evolutiva.
Le rapide trasformazioni della società contemporanea esigono da parte dell'istituzione come collegio scuola, ancor più la collaborazione e l'interazione dei fattori sopra indicati, per far fronte a mutamenti con competenze più elevate, con autonomia di giudizio, con più alto senso etico, con atteggiamenti collaborativi. La finalità generale come principio ispiratore del collegio è costituita recentemente dalla "formazione dell'uomo e del cittadino" postulando, quindi, una mediazione intelligente tra istanze sociali della realtà valdostana.
Aspetti Metodologici
La ricerca e lo studio di metodi e tempi più adeguati a misura di ciascun soggetto educando sono alla base della pratica educativa contemporanea.
Le strategie privilegiate sono quindi quelle:
- dell'individualizzazione dell'intervento educativo,
- dell'attenzione alla persona come soggetto responsabile,
- del lavoro di gruppo, della ricerca operativa,
- al fine di corrispondere alle diversità individuali,
- alle esigenze di socializzazione,
- al naturale bisogno esplorativo e conoscitivo dell'adolescente
- ed infine alle istanze di complessità della società scientifica e tecnologica attuale
Non essendo possibile passare in rassegna tutto il lungo cammino svolto giorno dopo giorno in un percorso sempre uguale, sempre diverso, il collegio ha ospitato innumerevoli adolescenti a partire dai ragazzi delle scuole medie, per poi ospitare ragazzi dei corsi professionali, sino alla storia più recente in cui il servizio di collegio è stato aperto a ragazzi e a ragazze iscritti al quinquiennio dell'Intitut Agricol Regional.
Credo invece doveroso, approfittare di quest'occasione per legittimare scientificamente quell'intelligenza politica che ha reso possibile l'innovazione del colle- gio. Mi riferisco a quanti religiosi, amministratori, operatori della scuola, dai più nascosti quali cuochi e inservienti, sino a quelli più esposti come direttori, insegnanti, educatori, segretari e quanti altri hanno avuto a che fare con il collegio dell'Institut Agricole Regional in questi anni.
L'innovazione delle istituzioni educative passa attraverso le organizzazioni, le relazioni, le comunicazioni, ma in tutte chi deve innovarsi sono le persone, sono gli adulti responsabili a rendere fattibile o meno l'innovazione operando un cambiamento di mentalità nei modi di leggere la realtà educativa, nel cogliere i segni dei tempi e nel bandire pregiudizi e stereotipi annidati nella cultura e nelle convinzioni più care e arcaiche. Tutti costoro hanno testimoniato di preferire all'omeostasi dei ben pensanti l'inquietudine di chi vuole comprendere.
Si tratta di quell'inquietudine derivante da uno spirito attento al fatto che cambiando il mondo tanto rapidamente occorre anche cambiare il modo di crescere i giovani e le giovani che iniziano alloro esperienza cominciando a supportare in prima persona i pesi della crisi valoriale in cui si dibatte il mondo adulto.
Cattive istituzioni educano cattivi uomini, migliorare le istituzioni significa interrompere un circolo vizioso.
È fondamentale la capacità di leggere la realtà degli educandi e offrire loro risposte coerenti e efficaci.
Il lettore attento non potrà rilevare che oltre ai cambiamenti di organigrammi, di strutture murarie, di organizzazione del personale vi è uno spirito nuovo nelle relazioni, nei modi di considerare i ragazzi e le ragazze, di pensare alloro futuro e al momento del commiato da casa, non per raggiunti limiti di età, ma per maturazione avvenuta, a gestire in proprio autonomia e libertà.
C'è reale innovazione in ambito educativo, collegiale là dove le persone, tutte le persone, vivono nel rispetto reciproco e nel desiderio di ottenere il meglio da sè.
Tutto questo è avvenuto con un processo apparentemente lungo, 50 anni; ma non è molto se si pensa che l'impostazione delle istituzioni in genere ci sopravvivano e che certe inveterate abitudini finiscono col condizionare e frenare il fremito della vita educativa, ossia quella della riduzione dell'asimmetria fra ciò che possiamo e dobbiamo essere: persone.
Vorremmo concludere citando il lavoro svolto da molti anni da parte degli educatori del collegio che hanno testimoniato la fattibilità dell'innovazione in campo istituzionale grazie alle loro esperienze e alla loro assidua curiosità e vicinanza alla ricerca educativa.