Una Nuova Esperienza di Studio
Lo studio sociale è lo strumento che rende possibile realizzare i guadagni della residenzialità; è un compito collettivo che rende plausibili i costi della residenzialità: guadagnare tutti insieme qualcosa che questa situazione ci permette di avere.
Ciò che determina la socialità è la responsabilità reciproca tra coloro che studiano insieme; questo è il capire [I. Salomone].
Lo studio sociale "percorre", facendoli interagire, tre livelli fondamentali: scolastico, relazionale e personale.
- Scolastico: lo studio sociale ha degli effetti positivi sull'andamento scolastico, in quanto migliora notevolmente i risultati a livello individuale e collettivo, inoltre aumenta la motivazione allo studio.
- Relazionale: lo studio sociale migliora la coesione e la solidarietà della classe e dà un senso di appartenenza al gruppo dei pari.
- Personale: migliora la fiducia in sé stessi, favorisce l'aumento dell'autostima e crea una grande soddisfazione personale per aver aiutato i compagni. Inoltre c'è un aumento della responsabilità e la conseguente crescita individuale.
Perché il gruppo piuttosto che la coppia?
Studio di Gruppo:
- Maggiore confronto e discussione con gli altri
- Minore margine di trasmettere errori
- Partecipazione indistinta di chiunque
- Si impara ad ascoltare gli altri
- Si impara ad avere pazienza· Si impara ad aiutare gli altri
- Soddisfazione personale per risultati ed aiuto prestato
- Miglioramento nell'esposizione, uso di linguaggio appropriato con termini tecnici
- Spiegazione differente a seconda delle richieste dei compagni
- Si crea o aumenta il senso di responsabilità versi gli altri
- Ti aiuta ad organizzarti
- Ti aiuta a capire meglio le difficoltà dei compagni
Studio di Coppia:
- Poco confronto (si è solo in due)
- Spesso solo ripetizione senza comprendere il vero contenuto della lezione
- Visione ridotta delle difficoltà
- Maggiore rischi di interiorizzare errori
- Spesso condizionato dalla simpatia (non si studia con chi ci è antipatico
Nel corso degli ultimi 10 anni l'équipe degli educatori del collegio, attraverso un lavoro di formazione costante, che si è avvalso della consulenza del prof. Igor Salomone, ha sistematizzato una metodologia pedagogica innovativa e ha imparato a nominare, trattenere, elaborare e sperimentare le diverse forme che i ragazzi utilizzano per lo studio di gruppo sociale. Qui di seguito riportiamo in sintesi le forme più utilizzate:
Lo studio sociale, in definitiva, aiuta a creare un senso di appartenenza attiva ad un gruppo, permette al ragazzo di crescere confrontandosi, dando importanza e collocazione al proprio ruolo all'interno della comunità di appartenenza. Il fatto di proporsi per aiutare qualcuno è di per sé una grandissima vittoria, un enorme successo, esistenziale e scolastico per rimanere in tema. Anche se il profitto, in termine di voti, può per alcuni non essere soddisfacente non significa che il collegio sia di fronte ad un insuccesso. L'aspetto emotivo e quello relazionale sono i capisaldi del bagaglio di vissuti che caratterizzeranno i ricordi che i ragazzi più di ogni altra cosa si porteranno fuori dallo IAR. Lo studio sociale favorisce il senso di responsabilità verso il prossimo, aiuta la crescita responsabile del cittadino di domani.
Se, invece, per studio sociale si intende un rimedio ad un malanno quale quello dell'insufficienza riportata a seguito di un compito o un'interrogazione, allora sicuramente sarà per noi difficile credere che un tale progetto possa creare un nuovo modo di apprendere, capire ed imparare e sicuramente lo sarà ancor più per tutti quei ragazzi che vedono in noi l'esempio da seguire.
Ogni sforzo educativo ha senso proprio perché è uno sforzo, perché permette di rendersi conto del percorso che si è intrapreso per conseguire determinati risultati o fallimenti [I. Salomone].
- Gruppi Lezione: Uno o più ragazzi preparano un argomento e lo espongono, spiegandolo, ad un gruppo di compagni.
- Gruppi Esercitazione: Un ragazzo fa un esercizio alla lavagna, per esempio di matematica, spiegando a voce tutti i passaggi da compiere, gli altri, oltre a copiare interiorizzano la logica dei passaggi imparando.
- Gruppi Interrogazione: Si propongono domande a coloro che devono essere interrogati, o che vogliono approfondire meglio un argomento. Si propone al gruppo di fare domande, poiché se non si ha ben chiaro l'argomento trattato difficilmente si è capaci di formulare domande corrette ed articolate.
- Gruppi Ricerca: Quando uno o più gruppi svolgono un lavoro coordinato di ricerca relazionando un documento su quanto trovato o esposto.
- Gruppi Lettura: Si legge, a turno, un testo o un brano, finita la lettura si fà un riassunto della parte letta e la si espone al gruppo. Gli altri che ascoltano possono aiutare chi riassume a farlo nella maniera ritenuta più soddisfacente.
Lo studio sociale, in definitiva, aiuta a creare un senso di appartenenza attiva ad un gruppo, permette al ragazzo di crescere confrontandosi, dando importanza e collocazione al proprio ruolo all'interno della comunità di appartenenza. Il fatto di proporsi per aiutare qualcuno è di per sé una grandissima vittoria, un enorme successo, esistenziale e scolastico per rimanere in tema. Anche se il profitto, in termine di voti, può per alcuni non essere soddisfacente non significa che il collegio sia di fronte ad un insuccesso. L'aspetto emotivo e quello relazionale sono i capisaldi del bagaglio di vissuti che caratterizzeranno i ricordi che i ragazzi più di ogni altra cosa si porteranno fuori dallo IAR. Lo studio sociale favorisce il senso di responsabilità verso il prossimo, aiuta la crescita responsabile del cittadino di domani.
Se, invece, per studio sociale si intende un rimedio ad un malanno quale quello dell'insufficienza riportata a seguito di un compito o un'interrogazione, allora sicuramente sarà per noi difficile credere che un tale progetto possa creare un nuovo modo di apprendere, capire ed imparare e sicuramente lo sarà ancor più per tutti quei ragazzi che vedono in noi l'esempio da seguire.
Ogni sforzo educativo ha senso proprio perché è uno sforzo, perché permette di rendersi conto del percorso che si è intrapreso per conseguire determinati risultati o fallimenti [I. Salomone].